Sanremo, Italy, 2024
Il lavoro è parte di una ricerca artistica dedicata al paesaggio e al rapporto tra scultura e architettura. La natura attraversa gli edifici riprendendosi i suoi spazi. I pesci nel mare come gli uccelli nel cielo, ognuno nel proprio elemento, rivelano una moltitudine che si muove tutta insieme, all’unisono, con movimenti armonici. Viene spontaneo domandarsi se l’umanità riuscirà mai a muoversi insieme con la stessa armonia. I nostri banchi di pesci, con i quali proseguiamo la ricerca artistica iniziata vent’anni fa con un volo di uccelli, sono frutto di studio, osservazione dal vero e disegno per istituire forme descrittive e al tempo stesso sufficientemente astratte da lasciare spazio all’immaginazione di chi guarda. Viviamo in un’armonia cosmica, fisica, dimostrabile, immanente, verso la quale certe politiche umane che esprimono chiusure, desiderio di barriere e confini, risultano chiaramente assurde ed irresponsabili. Pensiamo si debba dire molto su questi temi: flussi di moltitudini in movimento, armonia, permeabilità come condizione idispensabile alla nostra sopravvivenza.